destionegiorno
Sono nato a Latisana in provincia della mia bellissima città"Udine" esattamente il 18/01/1977. Della mia vita posso dire che ho vissuto da bambino coi nonni e la zia, poi breve ritorno a casa ed infine l’amore!!! Nell’agosto del 2008 sono diventato papà di Joshua e nel 2011 di Noah grazie alla ... (continua)
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L’amore è una carezza
che sente il viso
incresparsi nel tempo.
E mentre le dita
si incurvano di dolore
toccano una vita di emozioni.
Solo il battito del cuore
rimane immutato
nonostante gli anni
ed è questo che chiamo
semplicemente eterno.... leggi...
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Senza vergogna
nei pantaloni apro la patta
le tue mani cercano
ringrinzito oggetto di piacere
stanco e accasciato
si nutre delle tue labbra umide
tra i denti e la lingua di bava.
Sensazione scivolosa
tra dita in movimento
a cercar qualcosa di... leggi...
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Portafoglio aperto sul tavolo,
tasche consumate da unghie
sempre a scavare nella speranza
di non trovare solo scontrini e carte di caramelle
cerco ancora soluzioni
matematiche complicazioni
per uscire dall'apnea,
arrivare a fine mese.
Alle volte... leggi...
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Se non ti vedrò mai più
ricorda
l'amore si trova
dietro la porta del cuore,
la mente offusca le chiavi
il bacio ad occhi chiusi
indica la via dei brividi.
Sarò sempre tuo
nel mio non esserci
nel sorriso di chi scopre il... leggi...
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Tra i momenti belli,
passi di tango
sul marmo della vita
persa in un tacco rotto
senza averlo voluto,
ricordi e... leggi...
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Lo sguardo
verso l'infinito
a un soffio da te
dal tuo sguardo sui sogni
mentre la luce
fa la piccola sul... leggi...
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Sola
sempre sola
accompagnata da preghiere
e ricordi lontani
mentre stringi le mani.
Un girello per camminare
negli... leggi...
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Seduta.
Nude e lisce
s'intravedono dallo spacco
una gamba sull'altra
come stelo a tenere
il fiore più... leggi...
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Quanto eri bella
in quella foto da bambina
le guance paffute
mani sporche di gelato
insieme al nasino
marrone... leggi...
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La pace.
Sassi sgranocchiati
I miei passi sul sentiero
Scordinati uccellini
Si uniscono in orchestra
Di una melodia oramai persa
Il ruscello sussurra
Mentre un'ape disturba
Cade una bacca dal ramo
Mi sdraio sul verde
E sento il... leggi...
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Una muta a terra
La serpe è scomparsa
Una scia sul terreno
Ad indicare percorso nuovo.
Eccolo lì!
Il mio corpo
Lasciato come muta
Gettato dentro la fossa
Mentre mi librerò
Come gabbiano sul mare
Verso l'infinita... leggi...
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«Ringrazio tutti per i commenti, effettivamente è un po' spigolosa ma è una poesia che non ho voluto cambiare nell'aspetto e che avevo scritto più di 10 anni fa... ora i sentimenti sono cambiati anche se i brividi rimangono...» |
Inserita il 16/05/2008 |
Massimo Chiusi
Nella notte la morte mi penetra
fino in fondo al cuore
ed io, povero comune uomo
senza potere di vita
non riesco ad addormentare
me e quell'incubo
che mi torce il cuore
e mi vuol far smettere di respirare.
In quel momento il mio cuore
batte più forte d'un treno a vapore
e invece in pelle non mi sta
ed è un danno
non avere nessuno al proprio fianco
non avere qualcuno fra le coperte
che ti tiene caldo fra le braccia
e con la testa sul proprio seno
che come l'orecchio spia
essa sente battere un cuore
che non prova dolore
il dolore della morte che provo io
e che non abbandono
fino al sonno profondo
che mi sveglierà forse in un altro posto
in un altra vita
che non potrà farmi paura
poiché i miei occhi non dovranno soffrire
il dolore di non riuscire a dormire
il dolore di pensare ch'io
prima o poi dovrò morire.
Non avrò più questo tormento
con lacrime agl'occhi
perché oramai sarò già morto
e la morte non si vive due volte...
Ma perché bisogna proprio passare
fra quelle due mura con un grande portone
che si apre con le ossa
d'un uomo vestito di nero
la falce in una mano
e con l'altra aprendo il portone
ti sussurra che ormai non andrai lontano
perché bisogna lasciare tutto ciò che si ha creato
dall'amore ai ricordi del passato
e perché bisogna scoprire la vita
nascendo in un posto dove
prima o poi dovrai svanire.
Penso e ripenso a tutto questo
e non m'addormento
anche perché, del resto
non arrivo a pensare
di creare e creare
di amare e odiare
di vivere e soffrire
se prima o poi dovrò morire.
E tutto ciò ti si pone avanti
non potendo decidere di non farlo
e non puoi invocare i santi
che se anche vivessero
in un altro posto, in un altro mondo
non potrebbero tornare ad aiutare te
povero comune uomo
oramai, essi sono morti
come morirai tu
e non tornerai mai più
nemmeno per aiutare una persona a te cara
che passati tutti quegl'anni
dal tuo triste e nero funerale
non si ricorderà nemmeno
che un giorno esistevi e un giorno vivevi
come ella vive adesso
portandoti dei fiori squallidi
una volta l'anno
strana tradizione che usa, anche,
incollare il tuo viso sul giornale
di un giorno di stesso mese e stesso giorno
ma di diversa data
della tua triste morte
che tanto sognavi tormentandoti
prima d'addormentari.
E questo non mi fa dormire
perché continuo a pensare
che prima o poi...
dovrò morire. |  | 

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